Fondazione Cariplo sottoscrive protocollo per lo sviluppo sostenibile
Fondazione Cariplo ha sottoscritto il ‘Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile’ e ha firmato un ‘Accordo quadro’ specificatamente dedicato all’ambiente. L’accordo vede in particolare come capisaldi la riqualificazione energetica di immobili pubblici ad uso ufficio e residenziale, l’installazione di impianti fotovoltaici e lo sviluppo di comunità energetiche. E ancora la mobilità sostenibile e azioni di educazione al rispetto ambientale.
“Il ‘Protocollo’ – ha ricordato l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo – vede già la sottoscrizione di oltre 70 soggetti lombardi che hanno individuato e stanno sviluppando in regione più di 100 diverse azioni a favore della sostenibilità. Esso inoltre rappresenta, all’interno del Piano regionale di sviluppo, la sede in cui Regione, Enti locali e rappresentanti della società lombarda condividono gli obiettivi di sostenibilità”.
La Lombardia si è impegnata a definire la propria ‘strategia regionale’ per lo sviluppo sostenibile da attuare con le Istituzioni e le realtà che operano sul territorio, attivando un percorso di valutazione della programmazione del Governo regionale in chiave di sostenibilità. Ed anche a ‘costruire’ un catalogo di buone pratiche e azioni di promozione sul territorio, diffondendo i principi della sostenibilità. I sottoscrittori si sono impegnati ad applicare i principi di sostenibilità in campo economico, sociale e ambientale, concorrendo alla definizione della strategia regionale.
“Le sfide che oggi dobbiamo affrontare – spiega l’assessore – sono enormi. Transizione verso la sostenibilità, economia circolare, energia da fonti rinnovabili e mobilità sostenibile. E Regione Lombardia intende accompagnare questa transizione, prioritaria oramai per tutto il Paese, al fianco delle imprese, delle istituzioni e dei cittadini”.
“Per aumentare la sostenibilità ambientale in Lombardia – ha commentato Giovanni Fosti, presidente Fondazione Cariplo – occorre collaborare con soggetti che hanno un ruolo chiave nei processi di cambiamento, individuando priorità condivise e obbiettivi comuni. Questo è l’approccio che ha dato vita all’Accordo quadro, dove diverse tipologie di azioni vengono messe a sistema per generare un impatto in termini strutturali e culturali in chiave green”.
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