Thursday, December 12, 2024

Milano, inaugurato il punto unico di accesso ai servizi per i migranti

Un immobile comunale di duemila metri quadrati completamente ristrutturato che ospita circa sessanta lavoratori – mediatori linguistico-culturali, assistenti sociali, consulenti giuridici, psicologi, educatori, tutor di italiano e figure amministrative – tra dipendenti comunali e personale degli enti partner del Terzo settore. È il Milano Welcome Center di via Sammartini 75 inaugurato alla presenza del Sindaco di Milano Giuseppe Sala, dell’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé, del prefetto Claudio Sgaraglia e del questore Bruno Megale.

La struttura, seguendo la logica ‘One stop shop’, vuole essere il punto unico di accesso ai servizi cittadini dedicati alle persone migranti e rifugiate, con una particolare attenzione a quelle neoarrivate, con l’obiettivo di accompagnare e favorire il loro percorso di inclusione concentrando in un unico luogo l’offerta di servizi, supporto, informazioni e orientamento.

“Quando parliamo di persone migranti e rifugiate – ha dichiarato il Sindaco Sala -, la chiave per l’inclusione sta in percorsi di integrazione di qualità che, tenendo conto delle differenze culturali e di provenienza, siano costruiti in modo da accompagnare la persona o il nucleo familiare verso una reale autonomia. Rendere più facile l’accesso ai servizi concentrandoli in un unico luogo è il primo passo in questa direzione, perché aiuta chi è appena arrivato in città – e ha difficoltà legate a barriere linguistico-culturali o a percorsi di migrazione forzata a causa di conflitti, persecuzioni e crisi umanitarie – a ottenere le risposte ai suoi bisogni nel minor tempo possibile. Il Milano Welcome Center ha proprio questo compito. Siamo orgogliosi di essere tra i primi in Italia ad aver adottato un approccio di questo tipo”.

“Fondamentale – ha aggiunto l’assessore Bertolé -, nel solco del principio di amministrazione condivisa, il rafforzamento del sistema integrato di servizi dedicati ai nuovi milanesi che vede una stretta alleanza e collaborazione tra enti pubblici e privati che lavorano in questo ambito sul territorio milanese, mantenendo allo stesso tempo un ruolo di forte regia comunale”.

Il centro dispone di un front office multilingue a cui ci si può rivolgere, anche senza appuntamento, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17, ma è contattabile anche tramite la mail MilanoWelcomeCenter@comune.milano.it o chiamando il contact center 02.02.02 da lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 18.
Con il supporto dei mediatori linguistici e culturali che parlano diverse lingue – arabo, bengalese, cinese, cingalese, inglese, francese, spagnolo, russo, ucraino, filippino – sarà possibile fare una prima valutazione del bisogno per poi indirizzare la persona o il nucleo familiare verso i servizi specialistici.

In particolare, all’interno del Milano Welcome Center cittadini e operatori di altri servizi possono usufruire di consulenze sociali, giuridiche e amministrative, counselling in tema di riconoscimento dei titoli di studio e formazione professionale, supporto per l’inserimento nel mondo del lavoro, ricongiungimento familiare e per l’apprendimento della lingua italiana, l’accesso e la presa in carico integrata nell’ambito del sistema di accoglienza cittadino per i richiedenti e titolari di protezione internazionale, speciale e temporanea e della rete SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), orientamento per il ritorno volontario assistito.
Molto rilevante è la sinergia con l’OIM – Organizzazione Internazionale per le Migrazioni che, in base a una lettera di intenti firmata proprio oggi dal Sindaco Sala e dal Direttore dell’Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo Laurence Hart, sarà presente negli spazi di via Sammartini sia per svolgere i test del DNA utili per completare le procedure di ricongiungimento familiare in Italia sia per effettuare i colloqui eventualmente necessari per attivare, ove richiesto dal migrante, un progetto di ritorno volontario al proprio Paese di origine.

Il centro ha avviato, inoltre, una serie di collaborazioni con le altre direzioni comunali e con le altre istituzioni a vario titolo coinvolte nei percorsi di integrazione dei migranti per poter indirizzare le persone verso gli uffici competenti, nel caso in cui la risposta al bisogno non sia disponibile all’interno della struttura. In particolare, si segnala la sinergia con la Prefettura nel disbrigo di alcune pratiche riguardanti le procedure in capo allo Sportello Unico per l’Immigrazione.

Molto importante anche il rapporto con UNHCR con la quale il Comune ha siglato nel 2022 la Carta per l’Integrazione dei rifugiati e il Protocollo d’intesa ‘Rafforzamento dell’approccio one-stop-shop nei servizi per l’accoglienza, l’integrazione e la promozione della partecipazione nel Comune di Milano’.  Il Milano Welcome Center, inoltre, aderisce alla rete Spazio Comune promossa da UNHCR.

“L’apertura del Milano Welcome Center – ha commentato Chiara Cardoletti, Rappresentante UNHCR per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – rappresenta un passo significativo verso un modello di accoglienza e integrazione che mette al centro le persone e i loro bisogni. Questo approccio, che semplifica l’accesso ai servizi e rafforza il coordinamento tra gli attori coinvolti, è fondamentale per garantire percorsi di inclusione efficaci e sostenibili. La collaborazione tra istituzioni pubbliche, organizzazioni internazionali e Terzo settore, che qui trova un esempio concreto, dimostra come sia possibile costruire un sistema di accoglienza che rispetti la dignità e i diritti delle persone rifugiate, promuovendo al tempo stesso coesione sociale e opportunità per tutti. L’UNHCR continuerà a sostenere Milano nel rafforzare modelli innovativi e replicabili di accoglienza, come previsto dal Protocollo d’intesa siglato insieme dodici mesi fa”.

Le attività del Milano Welcome Center sono realizzate dal Comune in coprogettazione con alcuni enti del Terzo settore: Amapola, Spazio Aperto Servizi, Farsi Prossimo, Progetto Integrazione. La sede che lo ospita è stata ristrutturata grazie a un finanziamento europeo del PON Città Metropolitane, mentre i servizi sono finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Ministero dell’Interno.

Nel 2023 gli uffici comunali che si occupano di assistere i neoarrivati in città e i titolari di protezione internazionale hanno incontrato complessivamente oltre 4.100 persone. Tra le nazionalità maggiormente rappresentate troviamo quelle egiziana, cinese e peruviana. Invece i servizi di accoglienza di secondo livello dedicati ai titolari di protezione internazionale nel corso dell’anno passato hanno preso in carico persone prevalentemente di nazionalità nigeriana, pakistana, bengalese e maliana.

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