Incontri nelle scuole per sensibilizzare i più giovani su cyberbullismo e fake news. Il Gruppo Olidata torna in campo con un percorso che coinvolge le scuole. La prima tappa di questa iniziativa sarà presso l’Istituto comprensivo Micheli di Roma che comprende tre plessi scolastici: scuola dell’infanzia, scuola primaria e secondaria di primo grado.
I ragazzi coinvolti sono 160, a cui Olidata dedica un momento di confronto ed interazione. I professionisti mostreranno come interfacciarsi correttamente alla rete, facendo partecipare attivamente gli studenti alle diverse sessioni che forniranno linee guida su come riconoscere le fake news, tentativi di phishing e molto altro.
“Giovani e giovanissimi oggi sono immersi nella tecnologia e nella rete. – ha spiegato Claudia Quadrino, Amministratore Delegato di Olidata – Conosciamo tutti le potenzialità di questi strumenti e quanto supporto possano prestare anche al mondo scolastico, ma è nostro dovere educare ragazze e ragazzi ad un utilizzo corretto di tali canali. I nostri giovani devono essere in grado di riconoscere i pericoli in cui possono imbattersi nei social network e nel web, per questo abbiamo deciso di iniziare questo percorso nelle scuole, con il supporto dei docenti, per sensibilizzare la comunità e prevenire il verificarsi di spiacevoli episodi”, ha concluso.
Il Gruppo Olidata già a inizio anno aveva accolto nella sede romana 70 ragazzi tra gli 8 e i 13 anni, figli, amici e parenti di dipendenti e clienti. Per quanto riguarda l’Istituto Micheli sono previste due sessioni: 80 partecipanti nella prima dedicata a 4 classi di quinta elementare e prima media, altri 80 nella seconda sessione dove saranno coinvolte 4 classi di prima media
Durante questo percorso nelle scuole, attraverso il gaming, i ragazzi dovranno riconoscere tentativi di attacco o segnalare azioni sospette o inappropriate. Tema: il cyberbullismo. Infatti, secondo i recenti studi, il 65% dei giovani dichiara di essere stato vittima di violenza e tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo.