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Mutti premia i migliori agricoltori della filiera con il “pomodoro d’oro”

Un importante riconoscimento, non solo economico, per le 64 famiglie di agricoltori che si sono distinte nella raccolta del pomodoro di qualità

Anche in un anno sfidante come questo, Mutti premia gli agricoltori che si sono distinti nella raccolta di un pomodoro di alta qualità. Ad aggiudicarsi l’iconico trofeo del Premio Pomodorino d’Oro sono stati Marco Panizzi di Viadana (MN) per il pomodoro tondo, e Giovanni Ferrazzano e Antonio Contessa, entrambi di Lesina (FG), rispettivamente per le specialità tipiche del Sud Italia: il pomodorino ciliegino e il pomodoro lungo.


In totale sono state 64, su 317, le famiglie di agricoltori che si sono distinte in questa edizione per una qualità superiore. Nel 2020 il Gruppo Mutti ha messo a disposizione quasi 300 mila euro (+ 66% rispetto al 2019), distribuiti tra i conferitori selezionati nell’ambito dei tre stabilimenti Mutti, due in provincia di Parma per il pomodoro tondo e uno a Oliveto Citra (SA) destinato alla lavorazione delle specialità meridionali.


“Il Premio Pomodorino d’Oro, in un anno come il 2020, acquista ancor più valore. Gli impegni, da parte di tutti, sono stati mantenuti nonostante le eccezionali avversità. – dichiara Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti. I nostri agricoltori non vanno solo celebrati ma anche supportati concretamente per il loro impegno nel lavoro di ogni giorno, per la loro capacità di fare proprie non solo le buone pratiche in campo ma anche per l’operare nel rispetto di sempre più stringenti requisiti sociali, etici e ambientali. Un sostegno, il nostro, che oltre al Pomodorino d’Oro, è caratterizzato anche da una politica d’acquisto della materia prima che prevede un premium price per tutti i conferitori in grado di produrre una qualità superiore, ovvero un sovrapprezzo medio – quest’anno del 13% – rispetto al prezzo di mercato, a garanzia di una qualità superiore. Incentivi utili ai nostri agricoltori i quali potranno re-investirli per innovare la loro azienda e progredire verso nuovi importanti traguardi.”


Ogni carico di pomodori consegnato è stato valutato sulla base di molteplici parametri che permettono di misurare sia la qualità intrinseca del pomodoro stesso (intensità, sapidità, etc), sia la cura durante la raccolta meccanica che si esprime in termini di integrità e di selezione delle bacche al giusto grado di maturazione e senza difettosità.


“Sento tutto l’orgoglio per il risultato conseguito – dichiara Marco Panizzi, vincitore del Pomodorino d’Oro per il pomodoro tondo. Lavorare per Mutti è un continuo stimolo a far meglio per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, adottando tecniche di coltivazione innovative e sempre più rispondenti alle esigenze dei consumatori. Nel mio lavoro, ho sempre avuto la volontà di fare bene, perché io produco cibo, un cibo che poi altri mangeranno. È una responsabilità. Per questo, in ogni campagna, mi impegno a produrre il miglior pomodoro possibile. Quest’anno inoltre, mio nipote, neolaureato in agraria, mi ha proposto delle idee innovative che abbiamo messo in pratica. Insieme a questo, c’è stata un’attenzione straordinaria da parte di chi ci ha supportati nella raccolta del pomodoro con la macchina. Anche lui molto giovane, era la prima volta che lo faceva e per questo ci ha messo una cura che ha fatto la differenza. E devo dire che, alla fine, con tanto impegno e dedizione, ho raccolto il miglior pomodoro tondo che abbia mai avuto. È una grandissima soddisfazione.”

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